10.03.2025

Intervista a Raffaele Ingenito, Managing Director di Naturamla

Raffaele Ingenito è un Managing Director con una solida esperienza nello sviluppo aziendale ed è attualmente alla guida di Naturamla, un'azienda specializzata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti nutraceutici. 

Nel suo ruolo, è responsabile della definizione, del coordinamento e della supervisione delle strategie aziendali, garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati e promuovendo una crescita sostenibile.

Il ruolo di un Managing Director va ben oltre la gestione operativa: richiede la capacità di prendere decisioni strategiche in modo autonomo, una visione imprenditoriale chiara e competenze analitiche avanzate per guidare con efficacia risorse interne ed esterne. È poi fondamentale anche saper anticipare le evoluzioni del settore in cui si opera e tradurre questa visione in azioni concrete per favorire lo sviluppo aziendale e il benessere delle persone che ne fanno parte.

In questa intervista, Raffaele Ingenito racconta la sua esperienza di Managing Director in ambito nutraceutico, evidenziando le competenze essenziali, le sfide attuali e le opportunità emergenti in un contesto in costante trasformazione.

 

Quali aspetti del lavoro ti appassionano maggiormente?

L’aspetto che personalmente mi appassiona più di tutti è la possibilità di rendere concreta una “visione”, ovvero creare un percorso e modellarlo in modo personale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. 

L’altro aspetto che mi ha sempre appassionato del mio lavoro è quello di avvicinarmi a una migliore e più approfondita comprensione e gestione degli studi clinici nel cosiddetto ‘mondo reale’ (Real World Data), dove i prodotti possono essere studiati nel contesto della vita quotidiana dei pazienti, con tutte le problematiche mediche delle persone reali.

 

Quali competenze tecniche e trasversali sono essenziali per svolgere il tuo lavoro?

Un buon Managing Director deve essere dotato di un’elevata capacità di costruire, lavorare e trasmettere la propria visione e passione al team di lavoro. Non è sempre un compito semplice, perciò sono necessarie anche una certa flessibilità ed adattabilità, corredate da doti personali di gestione dello stress.

Inoltre, una buona dose di creatività, insieme alla capacità di sviluppare ed esercitare un pensiero critico, rappresenta una competenza fondamentale per portare avanti quella ‘visione’ propria che un buon Managing Director deve necessariamente avere.

 

Quali sono i principali trend che stanno emergendo nel tuo settore?

Il settore della nutraceutica è in continua e rapida evoluzione. Negli ultimi anni, il mercato globale degli integratori alimentari ha assistito ad una crescita costante, sia in termini di fatturato che di domanda da parte dei consumatori, inclusa l’Italia, dove circa 30 milioni di persone hanno acquistato almeno un integratore nel 2024. La sfida principale del mercato è offrire prodotti ad alta funzionalità ed efficacia, ma che siano al contempo sicuri da utilizzare e con una filiera tracciabile.

I principali ambiti di crescita nel mondo degli integratori riguardano soprattutto i prodotti dedicati al benessere femminile e alla salute degli anziani, in un’ottica di sostenibilità. Infatti, la crescente attenzione verso la produzione sostenibile e il basso impatto ambientale rappresenta uno dei trend attuali più rilevanti.

Abbiamo poi il mercato dei prodotti per il benessere del microbiota intestinale, in costante espansione. Le aziende stanno sviluppando soluzioni sempre più efficaci e stabili, consentendo di trasferire nella quotidianità i progressi ottenuti nei laboratori di ricerca.

Oltre a questo, c’è anche un trend legato all’adozione di metodologie di estrazione e produzione, che fino a pochi anni fa erano tipiche dell’industria farmaceutica tradizionale. Oggi queste tecniche vengono impiegate anche nella produzione di materie prime e di prodotti finiti, migliorandone significativamente la sicurezza e l’efficacia. Formulazioni sempre più complesse sono sempre più comuni con l’obiettivo di migliorare la biodisponibilità e quindi l’efficacia degli ingredienti (per esempio a base di liposomi). 

Un altro trend in crescita riguarda l’orientamento delle aziende italiane verso la ‘verifica clinica’ delle proprie formulazioni, con la generazione di dati clinici a supporto di claim funzionali misurabili. Questa attività con molta probabilità diventerà ‘obbligatoria’ per tutti i prodotti lanciati sul mercato, così come per i farmaci.

Inoltre, sta emergendo l’interesse per la produzione di materie prime autoctone italiane. Le aziende stanno valorizzando ingredienti naturali di origine vegetale e derivati dal recupero di scarti di produzione (ad esempio arance, limoni, bergamotto), che rappresentano un patrimonio unico del nostro territorio, caratterizzato da proprietà comprovate in termini di efficacia.

 

Le aziende italiane sono molto reattive sul mercato nutraceutico, sia in termini di ricerca e sviluppo che di esportazione. La sfida alle nuove tendenze è lanciata e le aziende si stanno organizzando in modi diversi per affrontarla.